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Dall’Arena al nuovo museo archeologico: a Verona l’arte e la storia diventano digitali

verona

La realtà virtuale (o tecnologia VR) è ormai diffusa in ogni ambito della nostra vita quotidiana. Milioni di persone al mondo, anche inconsapevolmente, sfruttano regolarmente strumentazioni che supportano questa rivoluzionaria tecnologia. Ma le prospettive della realtà virtuale – così come i vari campi di applicazione – restano illimitate.

Grazie ai progressi in campo tecnologico, nell’ultimo decennio si è assistito ad una sempre più massiccia presenza del digitale in ambito storico-museale. Fino a ieri esposizioni, mostre, estemporanee venivano offerte al grande pubblico che doveva “limitarsi” a guardare; oggi l’utente può interagire e fruire a 360 gradi di questa o quell’opera. Ed è così che dall’Antico Egitto fino ai giorni nostri, i personaggi e i fatti che hanno caratterizzato la storia millenaria della nostra civiltà sono diventati così “pop” da diventare soggetti di attualità anche nel mondo dei giochi, con tante slot a tema storico (come Tomb of Ra) offerte sui più disparati eventi e opere apprezzabili sino a ieri solo nei siti archeologici e nei musei.

Ponte Pietra

Tutti i maggiori siti museali del Bel Paese, dal Colosseo di Roma al Parco Archeologico di Pompei, si sono messi al passo con i tempi, aggiornando la propria offerta in virtù dei recenti progressi in campo tecnologico. La maggior parte dei luoghi turistici più visitati d’Italia hanno già lanciato una propria piattaforma virtuale e tra questi anche alcuni punti di interesse della città di Verona.

Ad esempio, il progetto Verona360, lanciato da pochi mesi, ha subito riscosso un enorme successo di consensi e pubblico. Con questa piattaforma, l’utente-turista può immergersi in una visita sensoriale della cittadina veneta, navigando tra video e immagini alla scoperta dei segreti dei quartieri che si affacciano sulle sponde dell’Adige.

Ancora. Nell’autunno dello scorso anno ha fatto il suo debutto l’Edipo Re in realtà virtuale. Nella splendida cornice del Museo degli Affreschi, grazie alla sapiente maestria degli artisti di Fucina Culturale Machiavelli, lo spettatore munito di appositi visori VR ha potuto vivere l’esperienza della tragedia di Sofocle in prima persona, muovendosi e interagendo in un universo 3D ricreato appositamente grazie alla tecnica dello schermo verde.

Chiudiamo la nostra carrellata veronese di attrazioni culturali rilette in chiave tecnologica con la famosa Romeo&Juliet Immersive Experience. Altrimenti nota come la città di Romeo e Giulietta, Verona deve molto della sua fama internazionale ai personaggi della celebre opera di William Shakespeare. La Casa di Giulietta di via Cappello, nei pressi della centralissima Piazza delle Erbe, è ancora oggi uno dei siti turistici più visitati dell’intera regione.

Ed è proprio in questa direzione che è nata l’esperienza virtuale incentrata sui due giovani esponenti delle famiglie dei Capuleti e Montecchi. Si tratta di una mostra che si sviluppa in più sale e che permette all’utente di rivivere a trecentosessanta gradi la storia d’amore che ha reso celebre Verona nel mondo. Suoni, immagini e profumi, storie e personaggi avvolgono il visitatore che, in questo modo, si ritrova catapultato nella città del XV secolo.

Nei prossimi mesi è prevista l’apertura di nuove iniziative, a conferma della bontà di questo tipo di progettualità che si sta diffondendo sempre di più nelle varie città d’arte in Italia. Non a caso il nostro paese, grazie anche alla mole infinita di siti di interesse turistico presenti lungo tutto lo stivale, è oggi all’avanguardia per quanto riguarda l’innovazione tecnologica applicata applicata al turismo e ai luoghi d’arte. Già da anni, per quanti non possono fisicamente essere presenti in questo o quel museo, alcune delle meraviglie d’Italia – come gli Uffizi a Firenze o la Pinacoteca di Brera a Milano – permettono ai visitatori di tutto il mondo di godere virtualmente delle bellezze e delle opere di questi luoghi.

Anche questo è un modo per incentivare e sostenere un settore, quello turistico, che più di tutti ha sofferto in questo ultimi due anni. Con la ripresa globale delle attività del comparto, l’Italia tornerà ad essere punto di riferimento a livello mondiale, grazie anche alle nuove tecnologie che aiuteranno a promuovere il prodotto made in Italy.

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