Caterina Pilon presenta il suo nuovo romanzo con una performance inedita

Caterina Pilon, scrittrice veronese, presenta sabato 4 settembre ore 18.30, nel Teatro dell’Orecchione (Circonvallazione Maroncelli, fronte al civico 2) di Mura Festival il suo nuovo romanzo “Mèta a Metà” con una performance inedita che accompagnerà il pubblico dal vivo nel libro. 

Nata a Verona, classe 1986 e cresciuta in diverse terre e lingue, la vita di Caterina è composta di scenari e mestieri diversi. Laureata in Lingue e Storia dell’Arte dottoressa in Glottodidattica, accompagnatrice turistica di viaggi in bicicletta insegnante di italiano per stranieri, di francese per gli italiani. Nell’arte scoprì che poteva cambiare pelle con un solo gesto e allora si disse: Qui io resto. 

“Il romanzo Mèta a Metà” – racconta l’autrice – “nasce nel 2015 assieme all’idea di far emergere dalle parole stampate uno spettacolo che desse voce e corpo alle vite che vi sono contenute. Così è stato concepito, scrivendolo lo ascoltavo, tendevo l’orecchio alla ricerca di un flusso di parole che suonasse bene; vedevo episodi dipinti nei dettagli di una scena certamente teatrale. Ascoltavo i dialoghi come una spettatrice, cercando di individuare le posizioni esatte dei personaggi, i loro sguardi, i loro moti interni. Nel 2021, dopo un lavoro di revisione agevolato dal lungo intervallo di tempo trascorso dall’epoca della scrittura il romanzo viene alla luce edito con Gruppo Albatros il Filo, ed è bastato averlo tra le mani perché l’esigenza o urgenza che è motore di creazione, si facesse nuovamente sentire. Il risultato è qualcosa che si muove.”

Che cosa succede quando si provano a mettere in scena le proprie parole? Che forma prendono?

Secondo Caterina il punto di partenza è sempre un mettersi in gioco e giocare sul serio. Così si è immersa in una sala teatrale e ciò che ha trovato sul fondale l’ha sorpresa… Di nuovo un cerchio con inizio-svolgimento-fine dove ogni fine è un nuovo inizio perché, come diceva W.Szymborska, il libro degli eventi è sempre aperto a metà. Un mese trascorso tra le pagine del libro in un contesto bucolico con una stanza vuota a disposizione, una pagina bianca perfetta per scrivere con un linguaggio che si fa comprendere senza il bisogno di spiegare perché è gesto, suono, musica, è un segno nello spazio, un movimento nel tempo, uno sguardo complice tra l’agire e il lasciarsi portare. 

Performare… Dare forma, modellare, formare…

Allora è una performance? O è uno spettacolo teatrale, forse più di teatro canzone? O magari una sorta di narrazione da ascoltare?
“Il nome forse non è così importante” – afferma Caterina, “ciò che mi preme è che faccia vibrare qualche corda interiore. In fondo sono soltanto una che si esprime…”

L’evento è ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria ([email protected]). In apertura ci sarà un momento aperitivo offerto dal Consorzio di Tutela Chiaretto e Bardolino.

Si ricorda al pubblico che per accedere al Teatro dell’Orecchione è necessario esibire il green pass.