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La Commedia “Semi” in scena al Teatro Camploy

Questo evento è terminato

Stivalaccio Teatro rilegge e attualizza la grande tradizione della Commedia dell’Arte con uno stile unico e coinvolgente. “Semi” è una farsa grottesca per maschere in cui queste ultime diventano specchio deforme di vizi e virtù del vivere nel III millennio. Sono personaggi dai tratti caricati, a metà tra il fumetto e la satira espressionista del ‘900. Sono cinque s(c)emi, mandati sulla scena per rappresentare e parodiare ognuno di noi.

Sprofondata, da qualche parte in mezzo alla neve, si trova la Banca Mondiale dei Semi, costruita con lo scopo di custodire almeno un esemplare di ogni semente presente in natura e presidiata giorno e notte contro ogni attacco “nemico”.

È la Vigilia di Natale di un futuro prossimo e a guardia della base vi sono tre soldati italiani: Il Sergente Maggiore Mario Zoppei, caposquadra latinista, il Soldato Scelto Mario Rossi, giovane irrequieto e il Soldato Giorgio Morello, prolungamento in divisa del suo stesso tablet.

Mentre si consuma il loro ultimo giorno di servizio la base viene presa di mira da una coppia di eco-terroriste, Dalila e Patrizia, due schegge impazzite tra la neve, determinate a liberare le piante da questa prigione di cemento. Semi è un ring, un luogo di scontro per fuggitivi dei più dispersi gironi infernali. Ignavi, ipocriti, violenti e iracondi si sono dati appuntamento in questo posto per porsi alcune, semplici domande: il fine giustifica i mezzi? Chi decreta se il fine giustifica i mezzi? Cos’è il male minore? Esiste un male minore? Un mondo che vive sulla lama di un coltello, tra dramma e ironia, tra dolce e amaro, tra riso e pianto, un microcosmo che si sorregge sul conflitto e sull’irrealizzabile bisogno di stabilire nettamente il bene e il male.

I biglietti dello spettacolo sono disponibili presso Verona Box Office di Via Pallone 16 e alla biglietteria del Teatro Camploy dalle ore 20 la sera dello spettacolo.

Biglietti on line:
https://bit.ly/2SfUPP9
https://bit.ly/2EIBYnV

con Sara Allevi, Giulio Canestrelli, Anna De Franceschi, Michele Mori, Marco Zoppello e con Matteo Pozzobon
testo e regia di Marco Zoppello
adattamento a cura della compagnia
scenografia Alberto Nonnato
maschere Roberta Bianchini
costumi Lauretta Salvagnin
luci Matteo Pozzobon
habitat sonoro Giovanni Frison
consulenza video Raffaella Rivi
consulenza artistica Davide Giacometti, Nicolò Targhetta

produzione Stivalaccio Teatro e Operaestate Festival Veneto
con il sostegno di Teatro della Toscana (progetto studio teatro) e La Corte Ospitale (progetto residenze 2018)
testo finalista al Premio Hystrio Scritture di Scena 2018

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