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Fresu e Sollima insieme sul palco per il Verona Jazz Festival

Questo evento è terminato

«Two Islands», Sardegna e Sicilia, le due isole del Mare Nostrum che legano due degli strumentisti più dinamici di oggi, che rifiutano entrambi quelle distinzioni pretestuose tra «jazz» e «classico»: il trombettista logudorese Paolo Fresu e il violoncellista palermitano Giovanni Sollima.

L’incontro è stato sollecitato dall’Orchestra da Camera di Perugia, che si è esibita con ambedue negli ultimi tempi: il felicissimo «Laudario di Cortona» con il primo – nato da una prima collaborazione tra Umbria Jazz e la Sagra Musicale Umbra – e pagine di Boccherini e dello stesso violoncellista-compositore, con il secondo. Il concerto rinnova una collaborazione tra Umbria Jazz e gli Amici della Musica, che è stata esplorata negli anni ’90 con appuntamenti memorabili alla Chiesa di San Francesco al Prato e ai Giardini del Frontone.

Sardegna e Sicilia, due crocevia, porti di approdo da millenni, terre alle quali sono radicate i nostri musicisti in modo viscerale. Miti, leggende, ritualità e tradizioni che si intrecciano in modo inestricabile con gli elementi e con la natura: “l’acqua che scorre” per Fresu; l’albero dal quale nasce la voce del suo strumento per Sollima (When we were Trees).

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giovedì 20 Giugno 2019

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