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L’Iliade riscritta da Alessandro Baricco con Natalino Balasso

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Iliade Baricco Balasso

Natalino Balasso in una veste inedita e sei attori danno corpo e voce dall’1 al 3 settembre al Teatro Romano all’ILIADE diretta da Alberto Rizzi e scritta per il teatro da Alessandro Baricco. Ambientato tutto in una cucina, dove i sette interpreti “giocano” a mettere in scena la storia di Achille e della sua rovinosa ira. Un gioco roteante, visivo e visionario, dove lo spettatore è catapultato con grande forza evocativa dalle torri di Troia, alle spiagge dei Greci; dagli accampamenti virili e nudi, alle stanze dorate e sontuose; in un continuo movimento di immagini e scene. Su queste potenti visioni si staglia la voce di Omero, quella parola che la scrittura di Baricco reinventa con maestria, modernità e rispetto.

Natalino Balasso si cala nell’agone epico nella visione di un Agamennone tragicamente grottesco che Rizzi gli cuce addosso, sfruttando tutte le corde di un interprete che sa continuamente reinventare il proprio personaggio.

EROI SENZA DEI
Note di regia

L’ILIADE è il romanzo fondante del mondo greco e di quei popoli che dai greci hanno imparato a pensare, governare, filosofare. Eppure, dice Baricco, tutto è iniziato in un giorno di violenza. Il mondo è la guerra, ovunque si guardi c’è un esercito, un accampamento, un assalto, un assedio. Non è il tempo degli uomini, è il tempo degli eroi. Guerrieri che affrontano il campo di battaglia come se fossero dei, e proprio per questi senza i veri dei. Che Baricco toglie dal campo, lasciando gli uomini soli, orfani e trasformando l’epica in dramma privato, quotidiano. Da qui viene l’idea di ambientare lo spettacolo in una cucina, eterno regno del fuoco e delle fiamme, dove si mangia e dove si viene mangiati, dove si litiga e si fa anche convivio. Amore e guerra. Il più antico, il più potente dei topos letterari, che attraversa tutto l’occidente da Omero a Tolstoj.

Portare in scena oggi l’ILIADE significa ancora una volta leggere il presente, la guerra mostruosa che ruggisce anche oggi nelle nostre orecchie.

Uno spettacolo di Alberto Rizzi
con Natalino Balasso, Luca Boscolo, Marta Cortellazzo Wiel, Diego Facciotti, Chiara Mascalzoni, Chiara Pellegrin e Pietro Traldi
Disegno Luci Manuel Garzetta
Fonico Matteo Chiochetta
Coordinamento Nicola Fasoli
Sarta Michela Toffali
Assistente alla regia Pietro Mascalzoni
Comunicazione Barbara Baldo
Scene, costumi e regia Alberto Rizzi
Coproduzione con Teatro Stabile di Verona I PRIMA NAZIONALE

Biglietti qui

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