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Trittico dello smartphone al Palazzo Camozzini

Questo evento è terminato

Discendendo idealmente da Il Computer, opera buffa che continua la ricerca sociologico musicale del Telefono di Menotti, il Trittico di Mannucci su testi di Ongaro si profila come adeguamento della musica contemporanea all’attualità tecnologica del Terzo millennio e ai mutamenti che ne derivano nei costumi e nella società.
Concepito come ciclo di brani da camera per pianista/recitante e soprano, il trittico si snoda in tre momenti di riflessione drammatizzata che dal tragicomico al grottesco, dall’ironico al comico tout court toccano temi fondamentali della temperie sociale legata all’evoluzione delle comunicazioni nell’era del Web.
Amor ch’a nullo amato ne indaga il lato passionale e le sue estreme conseguenze, Believe me si insinua nella sua deriva psicologica più preoccupante e Mi piace scherza in tono agrodolce su virtualità e concretezza nei rapporti interpersonali.

Libretto di Marco Ongaro
Musica di Andrea Mannucci
Edizioni Suvini Zerboni Milano

Carlotta Bellotto soprano
Carlo Benatti attore/pianista
Paola Fornasari regia

Amor ch’a nullo amato
Urto passionale per voce, pianoforte, tabarro e smartphone

Believe me
Conflitto spirituale per voci, pianoforte e smartphone

Mi piace
Scherzo narciso per voci, pianoforte e smartphone

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