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I Vini del Lago di Garda

Prodotto tipico

I Vini del Lago di Garda

Da molti secoli la vite trova una sua collocazione ideale nell’entroterra del Lago di Garda. Dall’antichità sino ai nostri giorni la produzione del vino non è mai stata abbandonata nel tempo, ma anzi se n’è accresciuta la quantità, la qualità e di conseguenza la conoscenza.

Tre sono le principali tipologie di vino prodotte dalle uve di questo fertile territorio, soprattutto quello a sud del lago che costituisce la parte più dolce e verde dell’entroterra lacustre, quella delle colline moreniche: il bianco, il rosso ed il chiaretto o rosè, che è il vino tipico del Lago di Garda.

La zona del bianco, o meglio dei bianchi, è quella delle colline moreniche: il Bianco di Custoza e del Lugana, dalle località omonime; ed il rosso Bardolino, anch’esso derivante il nome dalla località omonima; ed infine, il Chiaretto o Rosè che pare sia stato prodotto per la prima volta nella località di Moniga, sulla sponda bresciana, e qui chiamato Rossetto di Moniga, sebbene adesso sia prodotto anche nel veronese.

Il vino più famoso è senza dubbio il Lugana, prodotto con uve della famiglia dei trebbiani, vendemmiate alquanto tardi, che attraverso il tempo si sono così adattate a questo clima da caratterizzare quest’uva che ora viene denominata Trebbiano di Lugana.

Il suo colore è giallo paglierino, il profumo aromatico e si presta bene ad essere bevuto in estate. La sua struttura permette anche un certo invecchiamento. Da qualche tempo si produce anche una versione spumante, che viene chiamata Torbolino. Giosuè Carducci, frequentatore del Lago, amava molto questo vino e non fu il solo estimatore visto e considerato che adesso il Lugana è diffusissimo. Si accompagna molto bene al pesce del lago e soprattutto all’anguilla.

L’altro bianco è il Custoza, ideale compagno di antipasti a base di pesce, ottimo vino da tavola. I suoi vigneti si trovano principalmente nella parte veronese piuttosto che in quella bresciana. Si produce con uve Trebbiano-Garganega, Tocai, Riesling italico e perfino con la Malvasia toscana. Il profumo è fresco, di fiori bianchi, ed il colore è giallo paglierino. Il gusto è tendente al secco con un lieve accenno di mandorla. Prodotto nei comuni di Bardolino, Lazise, Garda, Affi, Cavaion e Costermano invece, il Bardolino classico, anche in versione novello, dal colore rosso rubino chiaro e dal gusto piuttosto secco è forse il più popolare.

Il Bardolino si accompagna bene alle carni e la sua gradazione alcolica non è troppo forte, sebbene esista una versione più robusta rispetto al classico, la superiore. L’uvaggio è dovuto a vitigni autoctoni veronesi: Corvina, Rondinella e Molinara, quelli della Valpolicella. Ma ciò che viene considerato un classico del lago è il Chiaretto o Rosè: il colore è naturalmente rosa chiaro, l’invitante profumo di vari fiori di campo e la solida struttura lo rendono ideale non solo per la tavola dell’estate ma anche come aperitivo rinfrescante. In passato veniva offerto ai sacerdoti per la celebrazione della messa.

Il Chiaretto si produce sulla sponda bresciana, nell’entroterra di Limone e Gardone e le sue uve sono il Groppello, il Sangiovese, la Barbera, ed il Marzemino. Da citare inoltre, il Tocai di San Martino della Battaglia, con una gradazione alcolica di almeno undici gradi e mezzo, in versione secca o dolce e liquorosa.

Ed i vini del cosiddetto ‘anfiteatro morenico’ prodotti nel mantovano, sia bianchi che rossi, vini leggeri che si adattano ai piatti più semplici della tradizione locale, come le minestre. Il rosso si produce con Cabernet, Merlot, Molinara, Negrara e Sangiovese; mentre per il bianco si utilizzano vari tipi di Trebbiano, Garganega, Pinot bianco, Riesling italico e Malvasia di Candia.

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