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“Festa de le Fae” a San Giorgio Ingannapoltron

Questo evento è terminato

festa de le fae

Domenica 9 novembre 2025 torna a San Giorgio di Valpolicella (frazione di Sant’Ambrogio) la tradizionale “Festa delle Fae”, una manifestazione dal sapore antico che ricorda un piatto povero ma fondamentale per l’alimentazione delle famiglie di una volta: le “fae” (fave).

La “Festa de le Fae” si è sempre celebrata regolarmente tutti gli anni fino al 1924, poi si è rarefatta fino al 1973 quando ha ripreso slancio, vigore e continuità, soprattutto per merito della Pro Loco.

Questa usanza locale sembra derivare da un rituale pagano, pre-cristiano. Le fave, che per prime sbucano dal terreno primaverile dopo che il seme è stato sepolto nella terra, erano il simbolo dell’immortalita in quanto si credeva che custodissero le anime dei trapassati.

Così ancora oggi, ogni anno, a San Giorgio Ingannapoltron, la seconda domenica dopo le festività dei morti, alcuni abitanti del paese vestiti con abiti tradizionali issano un grande paiolo sopra l apposita pietra, detta la “piera de le fae” e distribuiscono a tutti i capifamiglia del paese (e da qualche tempo anche agli ospiti) una minestra di fave preparata con l’antica ricetta: dopo aver messo a mollo le fave secche, si lasciano bollire sul fuoco per tre-quattro ore senza sgusciarle insieme con patate, pancetta o lardo o cotica e acqua, poi si versano sopra la farina fatta addensare con un po di
soffritto di cipolla e infine si condisce con un filo d olio di oliva.

Nel pieno rispetto della tradizione, il piatto di fave fumanti viene accompagnato da un buon bicchiere di vino Valpolicella.

Il borgo di San Giorgio si raggiunge dopo un cammino lungo e faticoso nonostante la prima impressione di vicinanza. Da ciò deriva appunto il nome “Ingannapoltron”. Questo soprannome sembra che risalga al medioevo quando la scherzosa parola “poltron” fu aggiunta al toponimo “San Giorgio in Ganna”, un attributo che alcuni studiosi fanno risalire a “ganne”, nome pre-romano pertinente alle Alpi orientali, che significherebbe semplicemente “mucchio di pietre” o “località rocciosa e pietrosa”.

Il paese di San Giorgio e infatti legato, sin dall’antichita, a un intensa attività di estrazione e lavorazione di marmo pregiato.

Domenica 9 novembre 2025 inizia con la Santa Messa in Pieve alle ore 10.00.
Seguono gli interventi istituzionali, tra cui quelli del sindaco, del presidente provinciale Unpli e dei membri del club I Borghi più belli d’Italia.
Alle ore 12.00 si terrà la cerimonia della distribuzione rituale della minestra di Fae (fave) ai paesani presso il sagrato della pieve, momento centrale della tradizione.
Successivamente, alle 12.30, la minestra di Fae verrà distribuita anche agli ospiti presso il giardino degli olivi e il parcheggio antistante l’ex scuola materna.
Durante tutta la manifestazione saranno presenti espositori di artigianato locale
Nella piazza (belvedere) saranno allestiti diversi gazebo: uno gestito dalla squadra di calcio amatori San Giorgio, che distribuirà birra artigianale di Sant’Ambrogio di Valpolicella, e uno da un gruppo di Castelletto di Norcia.
Per facilitare l’accesso al borgo, sarà attivo un bus navetta per l’intera durata dell’evento, con partenza dal parcheggio del cimitero di Sant’Ambrogio.
La festa si concluderà tra le 19.30 e le 20.00.

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