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“L’Isola dei Fiori” all’Astra

isola dei fiori

Venerdì 19 dicembre alle ore 21 arriva all’Astra “L’Isola dei Fiori”, di e con Davide Colombini con la regia di Marco Pomari.

Una storia veronese di fine Ottocento torna più attuale che mai al Cinema Teatro AstraVenerdì 19 dicembre, alle 21L’Isola dei fiori darà nuova voce alle vite dei tanti veneti emigrati, un patrimonio rimasto per anni nelle case e nei racconti tramandati oralmente, oggi restituito al palcoscenico come parte integrante dell’identità locale. Inserito nella rassegna dedicata agli under26 “Giovani a Teatro con 1 euro”, il monologo scritto e interpretato da Davide Colombini, con la regia di Marco Pomari, ricostruisce fedelmente la vita di Oreste Bissoli, giovane di Isola Rizza che lasciò tutto per emigrare in Brasile. Una storia familiare che finisce per fondersi con la memoria collettiva di un Veneto profondamente segnato dall’emigrazione, accompagnata dalle immagini curate da Laura Gaspari. 

È il 19 ottobre 1888, Oreste ha 16 anni e, insieme al fratello Ottavio di 21, dà l’ultimo sguardo al suolo italiano. Spinti dalla speranza di una vita migliore, i due si imbarcarono sul vapore Fanfulla diretti verso Espírito Santo e da lì non faranno più ritorno. La loro partenza avviene nell’anno in cui il regno del Brasile abolisce la schiavitù grazie alla legge promulgata dalla figlia del re, una coincidenza fortuita che apre nuove possibilità per Oreste e per molti altri italiani. I proprietari terrieri brasiliani infatti, privi di manodopera, sono costretti a rivolgersi agli immigrati per colmare quel vuoto. Oreste comincia quindi a lavorare come bracciante e, nonostante le difficoltà e le condizioni di lavoro dure e spesso al limite della sopravvivenza, riesce a costruirsi una nuova esistenza: studia, sostiene l’esame di abilitazione e diventa finalmente maestro, realizzando così il suo sogno. Quella del giovane veronese è una vita costellata di coincidenze, che non mancano di mostrarsi anche quando un ricongiungimento avviene proprio nel momento in cui ogni possibilità di fuga dall’Italia sembra chiudersi per sempre

L’Isola dei Fiori nasce da una ricerca storica lunga quattro anni. Tutto comincia quando, ancora bambino, Colombini incontra per la prima volta i discendenti brasiliani della famiglia Bissoli. Quella scintilla torna a riaccendersi negli anni della pandemia, quando dai parenti arriva in Italia un libro biografico scritto in Brasile, fondamentale per ricostruire le tappe della vicenda. Da lì prende forma un lavoro che attraversa archivi, registri parrocchiali, fotografie, lettere e testimonianze, seguendo le tracce lasciate dalla famiglia Bissoli e da molti altri migranti della zona. Migliaia di ragazzi come Oreste partirono tra il 1875 e il 1914, spesso senza sapere cosa avrebbero trovato, affidando il loro destino a una possibilità che era insieme rischio, necessità e speranza. L’Isola dei fiori porta quindi in scena le condizioni sociali, le partenze collettive, le aspettative e le disillusioni che accompagnavano quei viaggi. 

La regia di Marco Pomari accompagna il racconto lasciando spazio al viaggio emotivo del protagonista: la vita nei campi, la decisione di partire, le settimane in mare, l’arrivo in una terra sconosciuta e la lenta costruzione di un nuovo sé. Il palcoscenico diventa così un luogo in cui la memoria non è celebrata in un lavoro nostalgico, ma proposta come chiave per comprendere la forza e la fragilità dei percorsi migratori di ogni epoca. 

Al termine della serata, il Ridotto del teatro accoglierà il pubblico con un momento di musica dal vivo affidato agli Old Beers Duo, formazione composta da chitarra e armonica. Il loro blues, asciutto e immediato, alterna brani originali e reinterpretazioni, riportando al pubblico l’atmosfera delle prime sessioni musicali nate nelle strade e nei locali americani. Un sound semplice, diretto, che arriva senza filtri e dialoga naturalmente con i temi dello spettacolo: viaggio, radici, contaminazione e nuovi inizi. 

Giovani a teatro con 1 euro. L’Astra continua a puntare sui giovani portandoli a teatro al costo di un caffè. “Giovani a Teatro con 1 euro” è l’iniziativa rivolta ai ragazzi entro i 26 anni di età, che potranno accedere agli spettacoli con un prezzo simbolico, recandosi alla biglietteria del Cinema Teatro Astra (nei giorni precedenti o il giorno dell’evento, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo). Basterà esibire un documento di identità in corso di validità e dichiarare il proprio Comune di residenza. 

La promozione comprende una selezione di appuntamenti della stagione. Dopo L’Isola dei Fiori, la promozione prosegue con “Il dilemma dei cento girasoli fotovoltaici” il 9 gennaio, “Letizia va alla guerra” il 15 gennaio, “Re Lear è morto a Mosca” il 23 gennaio, “La verità non si uccide” il 6 febbraio, “Solitario” il 7 febbraio, “Ho adottato mio fratello” il 19 febbraio e “Ritornerò poeta” il 27 marzo.

Biglietti e abbonamenti sono disponibili alla biglietteria del Cinema Teatro Astra e sul sito https://ticket.cinebot.it/astra/. La biglietteria del Teatro Astra è aperta il lunedì (dalle 17:00 alle 18:30), il martedì (dalle 10:30 alle 12:30) e il mercoledì (dalle 16:00 alle 18:00). Per maggiori informazioni si può chiamare lo 045 9250 825 | 392 7569 300 o scrivere a [email protected] e alle pagine social dell’Astra.

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