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Concerto di Raf a Verona – Zevio

Questo evento è terminato

Venerdì 22 luglio alle ore 21.30 al Castello di Zevio arriva uno degli autori più raffinati della musica italiana: Raf. Il concerto fa parte del tour Numeri che prende il nome dall’ultimo album dell artista.

BIGLIETTI E COSTI
I settore non numerato 34,50 €
II settore non numerato 25,00 €

Numeri” e un disco elegante, un nel quale spiccano gli arrangiamenti orchestrali di Raf e il lavoro alla chitarra di Adriano Viterbini, hendrixiano virtuoso dei Bud Spencer Blues Explosion. Il nuovo tour estivo non si distaccherà dall’ultimo tour. “Curero personalmente anche l aspetto visivo: ovviamente non mancheranno tutti i pezzi che i fan si aspettano. Mi piace quando il pubblico canta in coro una canzone d amore o si diverte ballando. Ma non voglio rinunciare ai pezzi che dicono qualcosa, senza aver paura di risultare noioso”.

A cinquanta anni, con ventisei di carriera alle spalle, Raf può concedersi il lusso di esprimere senza mezzi termini il suo disagio di fronte alla crisi della nostra epoca. Sul nome del disco ecco cosa ha dichiarato Raf:

Siamo abituati a fare statistiche, siamo abituati a contarci, a fare sondaggi, oggi si ragiona in termini di numeri e viene sempre meno il fattore umano, vengono sempre più dimenticate le identità, le storie, le culture che sono dietro quei numeri; identità, storie e culture che sembriamo sempre meno disposti a condividere, conoscere e capire. Ho sempre utilizzato delle parole chiave per dare il titolo ai miei album, Numeri mi sembrava la parola chiave di questa nostra epoca.

Nel singolo che da il nome all album Raf collabora con Frankie Hi NRG e Nathalie. Con il primo lo lega un amicizia di vecchia data. Con la seconda Raf ha detto che la considera una delle voci più interessanti del panorama musicale italiano degli ultimi tempi, oltre a lei come persona.

Anche di fronte allo stato delle cose musicali Raf non è certo entusiasta. “E dagli anni 90 che non sento qualcosa che mi entusiasmi davvero. Sento prodotti carini, ma non ho più trovato riferimenti. Credo che la crisi dell industria spinga sempre più verso prodotti usa e getta e penso anche che il livello medio di preparazione dello spettatore medio si sia abbassato”.

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