Salta al contenuto Passare alla navigazione principale Passa al footer

Giancarlo Molinari, pittura e fotografia

Questo evento è terminato

Fino a Martedì 25 Dicembre 2018, presso la chiesa di San Pietro in Monastero, si tiene la mostra personale di Giancarlo Molinari tra pittura e fotografia.

Inaugurazione: Domenica 9 dicembre dalle ore 18.30.

Giancarlo Molinari nasce a Verona nel ’43. Da sempre si interessa di arti figurative, frequentando a tal scopo la scuola d’arte “Napoleone Nani” di Verona, sotto la guida dei maestri pittori Farina e Pigato nonché, durante gli anni “60, numerosi corsi di grafica e design. In quei tempi, pur dipingendo sopratutto figure femminili e paesaggi, li anima però di un gesto rapido e vigoroso. 

Nasce come pittore ma, lungo la sua crescita artistica, sente la necessità di avvicinarsi da autodidatta alla fotografia, utilizzandola come strumento atto ad ampliare le sue conoscienze pittoriche. Se ne lascia poi trasportare fino a che lo strumento meccanico assorbe tanto intensamente la sua curiosità da divenire, per un certo momento del suo percorso, attrezzo principale della sua ricerca visiva.
Le due attività artistiche si intersecano e si scambiano la posizione predominante nei differenti momenti della sua vita. Negli anni ’70 e ’80 alterna foto e pittura in esposizioni collettive e personali, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi. Durante gli stessi anni viene, in varie occasioni, chiamato a partecipare come giurato ad importanti concorsi fotografici. 

Dicono di lui

“… Quello che desidera di più, è arrivare a vivere uno stato di bellezza interiore, oltre a vivere e a godere della bellezza trasmessagli dalla natura che lo circonda, l’arte che investiga, la musica e la poesia che ascolta…in fondo, è proprio la bellezza fruita, quella che lo ispira a dipingere. 
La sua pittura è fatta dei profumi, le suggestioni, i ricordi delle cose vissute; elaborati per mezzo della ricerca, l’esperienza, le invenzioni. Così espressi, per mezzo del colore e la forma, muovendosi indifferentemente, come in un gioco, attraverso motivi a volte classici e a volte più moderni; a seconda dei differenti stati d’animo che lo accompagnano: gioia o malinconia, sogno o rivelazione, fantasia o riflessione, armonia o piccoli tormenti, calma od esplosione. Nella speranza, dipingendo, di trasmettere anche agli altri, tutta la bellezza precedentemente assimilata.”

Felix Hormiga (scrittore e critico d’arte)

“Le sue fotografie contribuiscono certamente alla conoscenza della realtà, ma di una realtà propia dell’autore, che rifugge dall’eccessivo realismo come da un uso improprio di simbolismi e di figure retoriche . Il colore fornisce un valido supporto alla comprensione di un modo poetico ed, insieme, essenziale di vedere; modo che rivela l’intento di trasporre, mediante la carta sensibile, le fughe alla quali una troppo cruda realtà costringe chi, ai nostri giorni, cerca di crearsi un propio mondo di immagini, di volta in volta serene o tormentate.
La tematica è la più vasta, per lo stile sintetico e pulito evidente in tutte le sue fotografie ; stile che, e per un fotografo è molto importante, è l’affermazione di una propia identità creativa.”

Enzo Bassotto (fotografo)

Torna su