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La mano che crea. La galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919)
Questo evento è terminato
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Inizio
21 Maggio 2021
Tutto il giorno -
Fine
31 Dicembre 2021
Tutto il giorno -
Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
Amo Arena Museo Opera Palazzo Forti, Via Abramo Massalongo, 7, Verona, VR, Italy
Si può visitare fino al 31 dicembre 2021, alla Galleria d’Arte Moderna Achille Forti a Verona, la mostra
La mano che crea.
La galleria pubblica di Ugo Zannoni (1836-1919)
scultore, collezionista e mecenate
che offre uno studio dedicato all’artista e al tema del mecenatismo che ha portato alla nascita delle collezioni civiche della Galleria d’Arte Moderna.
Il punto di avvio del progetto – curato dal direttore dei Musei Civici Francesca Rossi affiancata da un comitato scientifico composto da Maddalena Basso, Camilla Bertoni, Elena Casotto, Tiziana Franco, Sergio Marinelli, Patrizia Nuzzo e Pietro Trincanato – è la vicenda di uno dei maggiori scultori dell’Ottocento veronese, Ugo Zannoni.
Ugo Zannoni visse una lunga carriera all’insegna di relazioni artistiche tra Verona, Milano e Venezia, animata dall’impegno civile a favore della cultura e dei musei cittadini. Tra il 1905 e il 1918, donò ai Musei Civici veronesi la sua cospicua collezione di opere d’arte, contribuendo così a gettare le basi per la costituzione di una Galleria d’Arte Moderna a Verona.
Nella raccolta delle circa 200 opere donate, sono presenti artisti che Zannoni ha frequentato e altri animatori di ricerche scultoree e pittoriche significative del secondo Ottocento, tra realismo, umori risorgimentali e nuove poetiche della luce.
Tra loro, Domenico Induno, Mosè Bianchi, Filippo Carcano, Leonardo Bazzaro, Julius Lange, Luigi Nono, e il più moderno pittore divisionista Angelo Morbelli.
Tra i veronesi, Angelo Dall’Oca Bianca, Francesco Danieli e il cugino dello scultore, Giuseppe Zannoni. Tra i soggetti rappresentati spiccano generi figurativi del paesaggio e del ritratto.
In esposizione, nell’ampia quarta sala della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, vengono rievocati l’atelier dello scultore e la collezione dell’artista, tipica di una galleria privata dell’Ottocento.
La mostra fa rivivere, anche, l’ordinamento della prima esposizione civica d’arte moderna nelle cosiddette “Sale Zannoni”, allestita in tre sezioni nel Museo Civico a Palazzo Pompei dal 1908 al 1938 (con opere di Ugo e Giuseppe Zannoni, opere di artisti veronesi e ‘forestieri’).