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Pasqua a Garda con l’arte di Fernando Pietròpoli

Questo evento è terminato

Serata romantica sul lago di Garda

Si svolge nel Palazzo Carlotti di Garda, l’8, il 9 e dall’11 al 23 aprile, la mostra personale di pittura “I colori del tempo” dell’artista veronese Fernando Pietròpoli.

L’artista ritorna a Garda per presentare le opere più recenti di stile lirico-astratto, informale materico e figurativo, rivolte anche a rendere omaggio al lago.
Ingresso libero con orario 11-19. Info: +39 3888918196 – [email protected] – www.fernandopietropoli.it

Il viaggio dell’artista Fernando Pietròpoli è un procedere per linee curve nel tentativo di trovare negli archi della rotta gli approdi sfuggiti a chi, per percorsi diritti, ha evitato l’incertezza dell’ignoto. Non c’è aspetto, sia pur minimo, della sua pittura che non sia governato dall’antilogia; accade spesso infatti, di fronte alle sue creazioni, di asserire come non vi siano parole per spiegare il misterioso della sua opera. Nella sua esperienza artistica vi è questo dato costitutivo, programmatico: raccontare dell’esistenza quei luoghi in ombra, quei lacerti di vita che sfuggono ai riflettori quotidiani, alle vetrine del mondo. E’ questa, in effetti, la nota ricorrente della sua arte, necessaria per giungere alla chiave di lettura del suo essere uomo: costruirsi nel vero, e, per dirla come Mario Luzi, “al fuoco della controversia”, in costante antitesi tra gioia e turbamento.

Pietròpoli ha a lungo perseguito l’essenzialità nel proprio dipingere. Essenzialità e immediatezza sono doni che la pittura concede solo dopo una lunga ricerca del proprio stile, del proprio connotato artistico. E il pervenire a questo risultato, facilmente riconoscibile specie nei dipinti più recenti, è il naturale sbocco di un percorso maturo, tenacemente sostenuto dalla volontà di giungere ai più. Ma ciò che maggiormente colpisce – ed è questa la filigrana di tutta la sua opera – è la “solare speranza” di cui egli si nutre e naturalmente porge ai suoi osservatori, come cono di luce oltre il tunnel, ove si coniugano, in un personale unicum, Terra, Acqua e Cielo. Dipinte distese, “graffiate” sopra caratteristici background materici, che suggestivamente sembrano volte a muovere, a scuotere il pensiero profondo, atteggiandosi, appunto, come omaggio alla Vita. 

La sua complessa opera è un dono di questo nuovo millennio, affinché si possano coniugare tradizione e rinnovamento, cercando di “rifare l’uomo”, come fu per Quasimodo, al quale Pietròpoli potrebbe rispondere: “Ho tutto il tempo al mondo per trovarlo. Tutto il tempo al mondo”.

dott. Maria Gabriella Morello

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