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Rassegna “Tu donna” al Teatro Domus

rassegna tu donna

Dal 25 ottobre riparte la rassegna artistica “Tu donna”, organizzata con il patrocinio e il contributo dell’assessorato alla Parità di Genere del Comune di Verona con l’obiettivo di combattere stereotipi e disuguaglianze di genere, e di riflettere su alcune grandi figure del passato e del presente.

Dopo il successo delle scorse edizioni, anche quest’anno il Teatro degli Orti/Modus diretto da Andrea Castelletti ripropone la rassegna “Tu Donna”, giunta alla sua nona edizione. Un ciclo di spettacoli che ha come filo conduttore la centralità della figura femminile e la riflessione su temi importanti quali la condizione della donna, gli stereotipi e la violenza di genere.

L’iniziativa è nata in collaborazione con l’Associazione VE.G.A (Veronesi Giuriste Associate) e l’Associazione Convergenze, e con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato alla Parità di Genere del Comune di Verona, a cui si aggiunge quello della Consulta delle Associazioni Femminili del Comune di Verona.

«La nostra proposta per la Stagione 2025/2026 è una manifestazione che abbraccia diverse riflessioni legate all’universo femminile, con accenti forti dedicati alla violenza sulle donne e alle tematiche riguardanti i diritti e le opportunità, ma anche elementi culturali detrattivi della figura della donna» commenta il direttore artistico Andrea Castelletti. «Ringrazio il Comune di Verona nella persona dell’Assessora e Vicesindaca Barbara Bissoli per il fondamentale sostegno e contributo a questa importante iniziativa».

La rassegna propone otto spettacoli da ottobre ad aprile su alcune grandi figure del passato remoto e prossimo, includendo nel calendario anche i momenti salienti a livello internazionale: il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, e l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna. 

Spiccano i due appuntamenti al Teatro Camploy con dei big del panorama italiano, ciascuno impegnato in maniera personale e profonda in un lavoro di rilettura del tema. Il 3 aprile 2026 Ottavia Piccolo mette in scena “Donna non rieducabile”scritto da Stefano Massini. È l’adattamento in forma teatrale di brani autobiografici e articoli di Anna Politkovskaja, la giornalista russa uccisa il 7 ottobre 2006 nell’androne dicasa con quattro colpi di arma da fuoco.  Ottavia Piccolo dà voce allo smarrimento, all’orrore, alla dignità e anche all’ironia di questa donna indifesa e tenace, con il rigore e l’intensa partecipazione di chi condivide quei valori di libertà che la grande giornalista ha trasmesso. 

Il 26 marzo 2026 l’attore, drammaturgo e regista Tindaro Granata, vincitore del Premio Ubu e delle Maschere del Teatro Italiano, porta il suo spettacolo “Vorrei una voce”. Il testo nasce a partire dall’incontro con le detenute di alta sicurezza del teatro Piccolo Shakespeare istituito all’interno della Casa Circondariale di Messina che, attraverso le canzoni di Mina, raccontano il proprio mondo. Un mondo che vive grazie alla capacità di sognare: perderla significa perdere al contempo una parte di sé. 

A questi due importanti eventi si affiancano sei spettacoli di compagnie professioniste, scelte nel panorama indipendente italiano. Apre la rassegna, il 25 e 26 ottobre 2025, “Dal fuoco al disarmo: il viaggio di Giovanna” del Theandric Teatro Nonviolento di Cagliari con Camilla Vargiu, Rose Aste e Elga Maccione. Lo spirito di Giovanna D’Arco viene invocato e lei rimane in sospeso tra il passato e il presente, tra i ricordi e la necessità di lottare per il mondo di oggi. 

Il 14 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, la compagnia Teatro delle Temperie di Bologna porta “Lo stronzo”, dove un’enorme porta chiusa simboleggia tutte le porte – mentali, sociali, culturali e reali – che separano talvolta maschile e femminile, troppo spesso generando violenza. Quella porta spesso è la stessa che separa molti uomini dalla comprensione del proprio “maschile”. 

Il 13 dicembre lo spettacolo fra teatro e danza “Cassandra” della Compagnia Teatro Blu di Varese rilegge, attraverso il mito greco, il tema della parità di genere e l’opposizione alla guerra. È uno spettacolo denso, ricco di contenuti attuali, che mostra in maniera chiara e sorprendente la condanna di una donna che vuole parlare con la sua voce. 

La rassegna prosegue il 6 febbraio 2026 con “Voce di donna”, spettacolo a cura di NoveTeatro di Reggio Emilia con Melania Giglio. La protagonista percepisce il mondo in un modo del tutto particolare: solo il suono, le voci, la musica danno un senso a un universo altrimenti percepito come caos.

Il 27 febbraio “Agrumi” con Claudia de Candia è una stand-up comedy dai contenuti più che mai caldi, selezionata dal FringeMi Festival di Milano. Come si diventa madre restando anche donna, figlia, moglie, amica, persona? In questo smarrimento, riaffiorano ricordi rimossi, domande mai fatte, ferite dimenticate. Unmonologo ironico e tagliente sulla maternità e su ciò che può smuovere, dentro e fuori. 

L’11 aprile, prima dei due eventi big conclusivi, lo spettacolo “Antigone” della Compagnia Hellequin di Pordenone parla di una grande eroina della mitologia, una figura fuori dal comune, disobbediente non violenta che sfida fino in fondo non solo gli uomini ma anche gli dèi, prima di decidere del suo proprio destino.

Modus conferma i prezzi degli scorsi anni (intero 12€; ridotto 10€ riservato alle realtà convenzionate,elencate sul sito; extra ridotto 5€ per universitari e under 20 e nazionalità diverse dall’italiana), confermata anche la Fideliscard che offre spettacoli in omaggio agli spettatori habitué e gli abbonamenti a 5 o 10 spettacoli a scelta. Come di consueto, il biglietto ridotto per la rassegna è riservato a socie e soci di tutte le associazioni facenti parte della Consulta delle Associazioni Femminili del Comune di Verona.

«Parlare di donne oggi forse è più necessario che mai» commenta Andrea Castelletti. «Rispetto a un passato remoto e anche recente, la donna è riuscita, quantomeno nella nostra società occidentale, a portare avanti un percorso di emancipazione e affermazione, anche se molti passi sono ancora da fare e purtroppo la cronaca ce ne dà triste testimonianza. Inoltre, viviamo in un’epoca in cui prevale la forza del maschile, in quelle che sono le grandi questioni geopolitiche e internazionali, mentre sarebbe auspicabile un tocco femminile, un occhio diverso che conduca la nostra società. Per questo proseguire con la rassegna “Tu donna” ci sembra molto importante».  

«Come ogni anno, portiamo in città compagnie indipendenti da tutta Italia, selezionate dai maggiori festival, tra cui Fringe Festival di Torino e di Milano, e nomi importanti: quest’anno avremo Ottavia Piccolo e Tindaro Granata, figura di spicco nel teatro contemporaneo».

«Gli spettacoli di “Tu Donna” ci parleranno di grandi donne del passato, come Giovanna d’Arco, Cassandra, Antigone, e del mondo attuale, come l’Anna Politkovskaja di Stefano Massini interpretata da Ottavia Piccolo, ma anche le grandi donne della quotidianità. Donne che vivono la vita di tutti i giorni, talvolta incontrando ostacoli e problemi, come quelle raccontate da Tindaro Granata, il quale porta unospettacolo frutto della sua esperienza all’interno del carcere femminile di Messina. Donne che, secondo noi, dovrebbero avere un ruolo maggiore nella nostra società».

Per maggiori informazioni consulta il sito ufficiale. Informazioni 392-3294967, [email protected]

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