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“We Wonder”, omaggio al maestro Stevie Wonder

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Fabrizio Bosso Quartet

Venerdì 21 aprile alle ore 20.00 il penultimo, attesissimo appuntamento della Rassegna Jazz 2022/2023 del Teatro Ristori di Verona con il Fabrizio Bosso Quartet in “WE WONDER”, omaggio al maestro Stevie Wonder, genio della musica pop e black soul.

FABRIZIO BOSSO QUARTET, il jazz tra tradizione e “contaminazione” 

Ad interpretare l’energia e la vitalità dello stile inconfondibile delle più celebri ballad di Stevie Wonder, saranno il lirismo e la tecnica della tromba di Fabio Bosso, insieme al pianoforte di Julian Oliver Mazzariello, al basso e contrabbasso di Jacopo Ferrazza, alla batteria di Nicola Angelucci, e al clarinetto di Nico Gori, in veste di special guest. Elementi che rendono unico e prezioso questo progetto discografico, grazie alla cura degli arrangiamenti e alla personalità di ciascun musicista.

Un sogno che si avvera.  È, infatti, un Fabrizio Bosso “felicissimo”, quello che interpreta la musica di Stevie Wonder, suo idolo sin da quando ha cominciato a suonare le prime note alla tromba, ma che rinnova – con questo nuovo progetto – anche la scelta fatta quando era poco più che adolescente, ovvero, diventare musicista. Un lungo percorso musicale, il suo, caratterizzato da un approccio trasversale e senza preconcetti, in cui l’amore e il rispetto nei confronti della storia e della tradizione jazzistica si unisce al desiderio di confrontare il proprio linguaggio con altri mondi musicali.

Un talento e una cifra artistica che, negli anni, sono stati premiati con importanti riconoscimenti: ricordiamo, tra i molti, nel 2002 l’assegnazione del Django D’Or, prestigioso riconoscimento della critica francese e nel 2011 la nomina come miglior trombettista dell’anno dal JazzIt Award.

IL PROGETTO

L’album, We Wonder, contiene nove canzoni tra le più significative di Steve Wonder: un repertorio molto ampio che abbraccia un periodo che va dalla fine degli anni Sessanta fino all’ultima pubblicazione discografica del 2004. Una produzione che ha influenzato gran parte della musica del secolo scorso e quella attuale, contribuendo alla nascita di nuovi generi musicali. 

Al Ristori potremo ascoltare live brani storici da Another star, a Isn’t she Lovely, da My Cherie Amour, ma anche Sir Duke fino, Moon Blue e molti altri. Non mancherà l’interpretazione di Overjoyed, il singolo che racconta, appunto, di sogni che si realizzano.

ULTIMI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONE

Dopo Fabrizio Bosso Quartet, a chiudere la rassegna di Jazz, il 30 aprile alle ore 20, in occasione dell’International Jazz Day, al Ristori Gegè Telesforo – jazz vocalist, musicista, produttore, compositore, ma anche giornalista, autore, personaggio radiofonico e televisivo – con il nuovo progetto “BIG MAMA” presenta un personale tributo al blues e al suono delle formazioni del periodo jazz – groovy fine anni ’50 della Blue Note Records.

SERATE D’AUTORE – La rassegna Serate d’Autore si chiude, invece, giovedì 27 aprile con l’affascinante incontro “Tra Oriente e Occidente” con il giornalista Ferruccio de Bortoli e ilprogramma musicale proposto dal pianista Ramin Bahrami.

CALICI DI JAZZ, LA NUOVA RASSEGNA “RISTORI OFF” – I grandi nomi del jazz italiano nelle terre di vini pregiati, tra la Valpolicella e il Lago di Garda. A fine maggio il via alla nuova collaborazione tra Famiglie Storiche e Teatro Ristori di Verona con le quattro date di “CALICI DI JAZZ”, nuova, inedita iniziativa “OFF” del Ristori. Quattro luoghi suggestivi faranno da cornice ad altrettante degustazioni e concerti: un’esperienza immersiva tra musica, cultura del vino e territori che parlano di storia e tradizioni.

Si parte il 25 maggio a Villa Serego Alighieri con la performance di Musica Nuda, il duo che uniscela voce di Petra Magoni e il contrabbasso Ferruccio Spinetti; il 1° giugno Calici di Jazz si sposta aTenuta Santa Cristina con Daniele di Bonaventura Band’Union.  L’8 giugno, Villa Quarantadiventerà palcoscenico del concerto “Enrico Rava meets Lanzoni Trio, nuova ed imperdibile collaborazione artistica. La rassegna si chiuderà giovedì 15 giugno nell’incantevole Villa Della Torrecon Sono come Sono con l’artista Chiara Civello

Tutti i concerti saranno preceduti da una degustazione, compresa nel prezzo del biglietto. I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro Ristori (per tutto il mese di aprile), al Box Office di via Pallone e online al sito: www.boxol.it

FABRIZIO BOSSO – BIO 
Fabrizio Bosso si appassiona sin da bambino al Jazz grazie al padre Gianni, trombettista autodidatta, per poi iniziare ad improvvisare sui dischi di cantautorato italiano dalla madre Marina.
Influenze determinanti nel forgiare il carattere ambivalente del suo approccio musicale, diviso tra l’amore viscerale per il jazz e la ricerca di un linguaggio traversale e mai banale.

Mentre frequenta il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino – dove si diploma a 15 anni – Fabrizio Bosso si ritaglia le prime esperienze nello storico ambiente jazzistico del capoluogo piemontese.

Registra numerosi dischi con il sassofonista Gianni Basso e il pianista, compositore e arrangiatore siciliano Giovanni Mazzarino, tra cui “Cyclone” (2003) e “Piani Paralleli” registrato alla Fazioli Concert Hall nel 2016.

Qualche anno dopo si trasferisce a Bari dove ha l’opportunità di collaborare col produttore Nicola Conte e frequentare alcuni giovani musicisti come Gianluca Petrella, Gaetano Partipilo, Stefano Bollani, Giuseppe Bassi, Fabio Accardi.
Da questo incontro scaturisce la nascita del gruppo “The Jazz Convention” con cui Bosso incide l’album “Up Up with The Jazz Convention” (1997), manifesto della nuova generazione di jazzisti italiani in ascesa a fine anni Novanta.

Nel 2000 pubblica, per l’etichetta Red Records, il primo album a suo nome dal titolo “Fast Flight” in quintetto con Rosario Giuliani al sax, Salvatore Bonafede al pianoforte, Giuseppe Bassi al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria.

Nello stesso periodo il trombettista prende parte a una delle formazioni più rappresentative della scena jazz italiana del nuovo millennio, gli “High Five”, in cui figurano il sassofonista Daniele Scannapieco, i pianisti Julian Oliver Mazzariello e Luca Mannutza, il contrabbassista Pietro Ciancaglini e il batterista Lorenzo Tucci. Il quintetto pubblica quattro album: “Jazz for More” (2002), “Jazz Desire” (2004), “Five For Fun” (2008) e “Split Kick” (2009). Inoltre, gli “High Five” accompagnano il crooner Mario Biondi nell’acclamato “Handful of Soul” del 2006.

Nel 2009 Bosso forma il primo quartetto a suo nome con Luca Mannutza al pianoforte, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Lorenzo Tucci alla batteria.

Negli anni a seguire sono diverse le formazioni a cui prende parte, tra cui, lo Spiritual Trio, col batterista Alessandro Minetto e l’organista Alberto Marsico, con cui esplora il mondo della musica gospel, e il quartetto con il pianista Julian Oliver Mazzariello, il bassista salentino Luca Alemanno, successivamente sostituito da Jacopo Ferrazza, e il batterista Nicola AngelucciLa formazione si mette in evidenza per l’intenso dialogo e la forte coesione espressa dal vivo al massimo delle potenzialità, come testimoniato dall’album “State of the Art” del 2017.

Tra i musicisti con cui Fabrizio Bosso ha collaborato nel corso degli anni sono da ricordare: Rosario Giuliani con il progetto in quartetto “Connection”, il trombonista Mauro Ottolini, Dino Piana, Marco Tamburini, Renato Sellani, Enrico Pieranunzi, Aldo Romano, Franco D’Andrea, Gianluca Petrella, Dee Dee Bridgewater, Dianne Reeves, Rita Marcotulli, Stefano Di Battista, Enrico Rava, Furio di Castri, Rosario Bonaccorso, Wayne Marshall, Maria Schneider. Musicista duttile e curioso, senza preconcetti porta con successo il suo peculiare suono di tromba anche nella scena pop italiana, affiancando in studio e dal vivo artisti come Sergio Cammariere, Simona Molinari, Raphael Gualazzi, Nina Zilli, Renato Zero, Zucchero e altri.

Nel 2002 gli viene assegnato il Django D’Or, prestigioso riconoscimento della critica francese, e nel 2011 viene nominato come miglior trombettista dell’anno dal JazzIt Award.

Discografia essenziale: Fast Flight (2000 – Red Records), Jazz For More con gli High Five Quintet (2002 – Via Veneto Jazz), Jazz Desire con gli High Five Quintet (2004 – Via Veneto Jazz), Handful of Soul con Mario Biondi e High Five Quintet (2006 – Schema), Il Concerto Perfetto con Renato Sellani (2007 – Philology), Bosso Meets Basso Quintet (2007 – Philology), Sol – Fabrizio Bosso & Javier Girotto “Latin Mood” (2008 – Blue Note), Spiritual con lo Spiritual Trio (2011 -Organic Music), Enchantment – L’incantesimo di Nino Rota (2012 – Schema), State Of The Art Live! Fabrizio Bosso Quartet (2017 – Warner Music Group), Someday con lo Spiritual Trio (2019 – Warner Music Italy), We4 Fabrizio Bosso Quartet (2020 – Warner Music Italy).

Per informazioni e biglietti sugli ultimi appuntamenti della Stagione: www.teatroristori.org

Biglietteria del Teatro

Via Teatro Ristori, 7
37122 Verona VR
+39 045 693 0001
[email protected]
Martedì, giovedì e venerdì dalle 16:00 alle 19:00
Mercoledì dalle 10:00 alle 12:30
Lunedì chiuso

BoxOffice

Via Pallone, 16
37121 Verona VR
+39 045 8011154
Dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00
Sabato dalle 9.30 alle 12.30

Si ricorda la possibilità di parcheggio gratuito in Vicolo Ognissanti, 7

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