Uto Ughi, Griminelli e l’Orchestra de “I Solisti Veneti” al Teatro Filarmonico

La più celebre opera di Vivaldi, Le Quattro Stagioni, eseguita dal vivo da Uto Ughi, eccellenza italiana del Violino.
Il Maestro Uto Ughi è considerato universalmente erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche ed è celebre in tutto il mondo per il suo straordinario talento.
Con lui sul palco del Teatro Filarmonico di Verona Andrea Griminelli considerato uno dei più grandi flautisti al mondo. Il Maestro Griminelli eseguirà i Concerti per flauto dell’Opera 10.

Con l’Opera Decima, la prima raccolta di concerti per flauto mai apparsa, Vivaldi si pose all’avanguardia nella letteratura dello strumento che in Europa stava guadagnando un favore sempre maggiore
Uto Ughi e Andrea Griminelli saranno accompagnati dall’ Orchestra de “I Solisti Veneti”, che celebra quest’anno la propria 60.ma stagione concertistica.
I biglietti per il concerto sono in vendita su circuiti Ticketone e Geticket e presso tutte le prevendite abituali e filiali Unicredit.
L’evento è realizzato da International Music and Arts con Eventi Verona.

Concerto in fa maggiore “La Tempesta di Mare” per flauto, archi e continuo RV 433 (op.10 n.1)
I. Allegro
II. Largo
III. Presto
Il concerto rientra nel gruppo di quelle partiture Vivaldiane che propongono la rappresentazione di un fenomeno naturale e delle sue conseguenze sull’animo umano: stabilendo, in questo caso, un corrispettivo strumentale delle numerose arie di tempesta che costellando la produzione operistica del veneziano. Nel primo e terzo tempo ascoltiamo la forza incontrollabile e distruttiva della tempesta. Il tempo lento – un recitativo-arioso suddiviso in sue parti – è l’occhio del ciclone: un’oasi di calma apparente che dà modo di esprimersi al dolente lamento del marinaio ma che carica ulteriormente la tensione, in attesa della nuova furia degli elementi.

Concerto in sol minore “La Notte” per flauto, archi e continuo RV 439 (op. 10 n.2)
I. Largo
II. Presto fantasmi
III. Largo
IV. Presto
V. Largo Il Sonno
VI. Presto
Il concerto si basa su un canovaccio narrativo, ambizioso per quanto molto più essenziale, che in sei movimenti sonda in maniera altamente immaginifica gli aspetti inquietanti dell’esperienza notturna. Nel Largo iniziale, il terrore dell’oscurità e la dimensione angosciante e furtiva della notte. Nel secondo, terzo e quarto tempo, le fugaci evanescenti apparizioni degli incubi che. Per un attimo, lasciano spazio a un momenti di pace: quasi un canto che giunge lontano nella notte, tra le calli veneziane. Poi la dimensione onirica del sonno: l’oscurità e misterioso vagare della mente. Per finire, l’assai poco rassicurante sorgere di un’alba livida.

Concerto in re maggiore “Il Cardellino” per flauto, archi e continuo RV 428 (op.10 n.3)
I. Allegro
II. (Cantabile)
III. Allegro
Il concerto segue con parsimonia tematica il filo di una traduzione onomatopeica di tipo realistico del canto di un cardellino, distanziandosi con la fisicità e la bellezza della parte solista dalla meccanica artificiosità dei diffusi automi sonori settecenteschi.  Nel secondo tempo, i trilli i virtuosismi, le note ripetute del flauto traverso si sciolgono nel canto di una semplice siciliana bipartita dal sapore soavemente arcadico.

“I SOLISTI VENETI”
L’Orchestra de “I Solisti Veneti”, che celebra quest’anno la propria 60.ma stagione concertistica, è stata fondata nel 1959 e sempre diretta da Claudio Scimone; ha raggiunto rapidamente la vetta dei valori mondiali destando l’incondizionato entusiasmo di pubblico e di critica con più di 6.000 concerti in oltre 90 Paesi, la partecipazione ai massimi Festival Internazionali (oltre 30 concerti al Festival di Salisburgo), una discografia di oltre 350 titoli in LP, CD e DVD, una ricca serie di attività culturali e promozionali e di edizioni musicali e storiche.