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Museo di Castelvecchio

Verona

Museo di Castelvecchio

Castelvecchio nasce a metà del XIV secolo per volere di Cangrande II della Scala, come dimora principesca e insieme fortezza, chiamato “castello di San Martino in Aquaro” poiché inglobò una piccola chiesa dedicata al santo. Intorno all’inizio del XV secolo, dopo che i Visconti costruirono sulle colline due fortezze, di San Pietro e di San Felice, acquisì il nome definitivo.

La posizione non occasionale, nei pressi delle mura urbane, del fiume e la struttura fortificata dalle mura ghibelline e dalle torri, con una grande piazza d’armi e, soprattutto, con la torre del mastio all’imbocco del ponte, fornivano garanzia di sicurezza in caso di pericolo, per una fuga verso nord.

Nel corso dei secoli continuò ad avere funzione militare, e dopo i signori di Milano, con la dominazione di Venezia fu sede di un’accademia, con Napoleone furono aggiunte due nuove ali di edificio e infine ebbe un ruolo strategico nel piano di generale fortificazione della città con gli Austriaci.

Solo negli anni Venti del Novecento il Comune di Verona decise di trasferire qui la sezione di arte medievale e moderna dei Civici Musei, con un massiccio intervento di restauro. L’attuale sistemazione dell’edificio e dei suoi spazi espositivi è frutto di un importante recupero e allestimento, realizzato tra il 1956 e il 1964 dall’architetto Carlo Scarpa.

La raccolta espone prevalentemente opere di pittura e scultura che vanno dal XII al XVIII secolo, ma conserva nei depositi anche alcune collezioni di armi antiche, di numismatica, un gabinetto di stampe e incisioni, l’archivio dei disegni di Scarpa, una biblioteca d’arte. Le opere provengono da edifici religiosi, soppressi con i decreti napoleonici, e da collezionisti privati che le hanno donate alla città tra XIX e XX secolo.

Il percorso museale, che da alcuni mesi prevede anche l’accesso ai camminamenti di ronda e alla torre dell’Orologio, dove si conserva la statua di Mastino II della Scala proveniente dalle Arche Scaligere, si snoda tra l’ala napoleonica e l’antica reggia scaligera.

Partendo dalla galleria della Scultura, con pezzi alto e basso-medievali, si accede alla pinacoteca che comprende esempi di pittura veronese dal XIV secolo, tra cui si deve ricordare la “Madonna del roseto” di Stefano da Verona e la “Madonna della Quaglia” di Pisanello, passando per il primo Rinascimento con Mantegna e i Bellini e terminando con la pittura veronese e veneta dei secoli XVI-XVIII, tra cui Veronese, Tintoretto e Tiepolo.

Nel percorso si incontra la statua equestre di Cangrande I della Scala, anch’essa in origine sulla tomba del principe, da Scarpa pensata come punto focale di tutto il museo, sospesa nel vuoto su un alto basamento e visibile da molti punti di vista.

Eventi al Museo di Castelvecchio

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Indirizzo

Corso Castelvecchio, 2, Verona, VR, Italia

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