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Verona Tessile 2023

Questo evento è terminato

verona tessile 2023

Verona Tessile, già alla sua sesta edizione, si terrà a Verona dal 30 aprile al 3 maggio. Per quattro giorni l’evento internazionale trasformerà la città in un enorme museo diffuso dell’arte tessile.

La manifestazione, nata dall’Associazioine Culturale Ad Maiora in collaborazione con il Comune di Verona, avrà luogo in alcuni dei più belli e suggestivi palazzi del centro storico. Esposizioni, incontri e laboratori per scoprire antiche tecniche, nuove modalità espressive, peculiarità e caratteristiche dell’arte tessile nel mondo.

Il titolo della manifestazione di questa edizione è “Impavidamente” – Le artiste dimenticate dal mondo dell’arte rivivono nel tessuto.

Interpreti dell’arte tessile nazionale ed internazionale danno nuova vita a parole, quadri, sculture o fotografie delle donne artiste, reinterpretando la loro sensibilità in manufatti tessili che le rappresentano.

Programma Verona Tessile 2023

  • Palazzo della Gran Guardia
    • Piano Nobile
      orario di apertura: 10 – 18
      Margaret Fabrizio
      Margaret Fabrizio inizia producendo quilt dai motivi tradizionali, nei quali ripete con precisione blocchi dalle tinte sobrie. Ben presto si svincola dagli schematismi e trova un suo personale modo di esprimersi. Successivamente entra in contatto con le donne indiane del popolo Siddi. Impara da loro la tecnica kawandi, uno stile unico di comporre quilt senza progettualità e completamente a mano in cui trova la sua massima realizzazione: l’improvvisazione e i colori vivaci sono la sua vera identità
      Sonia Bardella
      Per esprimere la sua sensibilità Sonia Bardella ricorre all’utilizzo di materiali tessili differenti, che armonizza fino a creare un modo di fare patchwork tutto suo.
      Rappresenta su tessuto per lo più le figure o i ritratti e fissa i momenti di vita a lei più cari. La collezione che Bardella espone è composta da quattro grandi opere dalle sfumature delicate, che raffigurano il lento passaggio delle stagioni con il variare dei colori e delle luci. In queste opere l’artista crea accostamenti inediti che hanno come filo conduttore la bellezza, che acuisce la sensibilità dell’osservatore e lo aiuta a cogliere la grandezza anche nelle piccole cose.
      Associazione Svizzera di Patchwork (patCHquilt)
      Da anni l’Associazione Svizzera si distingue per la qualità artistica dei lavori e per l’attività di divulgazione e valorizzazione del patchwork e dell’arte tessile in genere.
      Le scarpe rosse – tema della loro collettiva – sono quelle messe in piazza e per le strade dall’artista messicana Elina Chauvet, in un’installazione nata nel 2009 in risposta all’ondata di femminicidi che in quel periodo travolsero il Messico, scarpe divenute simbolo della lotta contro questa piaga sociale.
      Associazione L’Ago di Manto
      A Mantova l’associazione riunisce un gruppo di amiche con la passione per tessuti, colori e fili, che si trovano per cucire e soprattutto per condividere tecniche e progetti tessili, spaziando tra i vari stili del patchwork. Questi momenti d’incontro aiutano a superare situazioni difficili, e i punti sui quilt raccontano storie e giornate belle e brutte della vita. Il filo che unisce i pezzi di stoffa è un filo forte, resistente e sicuro come l’amicizia. 
       
    • Sala Buvette
      RICU, Ricucire distanze e luoghi per una quotidianità condivisa
      Il progetto RICU nasce da una proposta del gruppo di ricerca di antropologia del dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona (Anna Paini, Sabaudin Varvarica e Stefano Maltese) e di altri partner, tra cui Ad Maiora. Al progetto hanno aderito giovani richiedenti asilo con competenze sartoriali e artistiche, provenienti da alcuni Paesi dell’Africa occidentale, e un artista curdo. I loro lavori raccontano frammenti del viaggio migratorio dei giovani sarti e danno visibilità alla loro quotidianità attuale.
      Ciascuna coperta è l’esito del lavoro creativo di un sarto protagonista del progetto che ha realizzato il top, mentre le socie di Ad Maiora hanno completato e trapuntato le coperte, che si sono rivelate così un’occasione di confronto e di dialogo interculturale.
      Venetività: collettiva artisti e associazioni venete
      Durante il lockdown e la pandemia, l’associazione Ad Maiora ha sostenuto l’arte tessile come terapia relazionale. Tra le varie attività promosse c’è stato l’invito alle associazioni venete a riportare su tessuto la loro interpretazione di “Venetività”: un orizzonte che spazia dal mare ai monti, dalle Dolomiti tinte di rosa all’Adriatico azzurro e tranquillo, una terra a tratti generosa, a tratti avara, ma amata e curata dalla sua gente. Una storia legata da sempre agli splendori della grande Venezia, ma declinata nel carattere peculiare delle sue belle province, un’arte che incanta e resta nel cuore.
       
    • Loggiato
      La notte stellata
      Eva Basile, Fabio Giusti e il Feltrosa
      Il progetto “La notte stellata” è nato da un’idea di Fabio Giusti del gruppo Feltrosa di Parma, che ha proposto di riprodurre collettivamente il dipinto celeberrimo di Vincent Van Gogh (1889), esposto al Moma di New York.
      Gli artisti che hanno aderito all’iniziativa hanno interpretato il segmento di 50×50 cm, assegnato loro per sorteggio, con la propria personale tecnica tessile. In breve tempo il progetto ha valicato i confini nazionali e si è amplificato con il passaparola, tanto che attualmente è costituito da tre grandi quilt di 3,50×4,50 m: tre Notti stellate di Van Gogh, formate in totale da 185 quadrati. Un dipinto in punta d’ago di grande impatto e suggestione.
       
    • Sala Polifunzionale
      Dante, la Divina Commedia
      I quilt ispirati alle tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri, che nelle precedenti edizioni del festival erano stati esposti separatamente, vengono qui raccolti in un’unica rassegna.
      La collezione comprende 57 quilt a cui hanno lavorato artiste e artisti provenienti da varie regioni italiane, tutti appassionati di patchwork e di quilt art. La diversa fisionomia delle tre cantiche è ben rappresentata nei pannelli, attraverso la scelta dei colori, delle ambientazioni e dei personaggi. Dante fu ospite più volte della città scaligera. A conclusione del ciclo ispirato alla Divina Commedia, alcuni artisti hanno dedicato alla presenza di Dante a Verona una serie di quilt tondi di 50 cm di diametro.
       
  • Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle alla Tomba di Giulietta
    29-30 aprile, orario di apertura: 10 – 18
    2-3 maggio, orario di apertura: 14 – 18
    Collettiva di artiste italiane
    Si può ammirare un sorprendente dialogo tra le opere esposte nel Museo (antichi affreschi staccati dalle loro sedi originarie) e i manufatti tessili che traggono quasi tutti da loro ispirazioneUn percorso tra antico e moderno, rigido e morbido, tenue e vivace.
    Vai all’articolo sul Portale dei Musei civiciVerona Tessile: una collettiva di artiste italiane al Museo degli Affreschi.
     
  • Sala Birolli, ex Macello
    orario di apertura: 10 – 18
    Pezze Pazze e il Centro per il riuso creativo e la sostenibilità
    Il gruppo delle Pezze Pazze nasce sette anni fa con l’obiettivo di valorizzare lo scarto come risorsa utile a vivere un’esperienza creativa, educativa e a favore dell’ambiente. Si forma quindi un gruppo di donne interessate al cucito e al lavorare insieme. Le Pezze Pazze creano ogni anno un progetto nuovo in cui affrontano diverse tecniche, partendo dal classico esagono.
    Le opere esposte sono il risultato di lavori collettivi eseguiti rigorosamente a mano con le tecniche del paper piecing, il crazy, il boro, il kawandi, l’appliqué e l’atarashii.
    Attualmente il gruppo è composto da una ventina di donne di varie età, ed è aperto a chi desideri collaborare e condividere un’esperienza arricchente, creativa e di socializzazione attraverso ago e filo.
  • Palazzo dei Mutilati, Salone Girelli
    orario di apertura: 10 – 18
    Impavide, le artiste nella storia
    Dimenticate dal mondo dell’arte rivivono nel tessuto. Talentuose, tenaci e determinate, hanno lottato per affermare la loro vocazione artistica e trovare posto in un mondo prevalentemente maschile.
    In una parola sono donne impavide! Sono le artiste che oggi come nel passato hanno realizzato opere di grande valore, un patrimonio artistico da riscoprire e valorizzare. Per secoli invisibili o affermatesi a fatica nel mondo dell’arte, oggi le loro opere, i loro ritratti e il loro stile rivivono nei tessuti.
    Le interpreti e gli interpreti dell’arte tessile nazionale e internazionale sono stati invitati a dare nuova vita a quadri, sculture, fotografie e parole delle donne artiste, e a reinterpretare la loro sensibilità in manufatti tessili che le rappresentino.
     
  • Biblioteca Civica, Sala Nervi
    I murales: 
    • Millemani
      Il progetto ha inizio nel 2019 con l’idea di realizzare un quilt dedicato alle donne in difficoltà. Quarantaquattro quilter di varie parti d’Italia hanno disegnato e cucito il proprio viso oppure quello di un personaggio famoso. Tutti i volti sono poi stati uniti e cuciti da una quilter come costituissero un grande murales.
    • Insieme al parco giochi
      Quando arrivò il covid i parchi erano vuoti. Così si è deciso di realizzare un altro murales che rappresentasse un parco allegro e colorato con le stoffe, coinvolgendo le mamme, le nonne e le bimbe per realizzare le sagome. Su uno sfondo realizzato con le bustine di tea vuote che imitano i mattoni, sette bambini giocano insieme dopo essere stati cuciti in diverse parti d’Italia.
    • Insieme in video conferenza
      Nel momento in cui la DAD e lo smart- working riempivano le notizie dei telegiornali, si decise di cucire un terzo murales dedicato allo smart-quilting. Un computer di stoffa appoggiato a una scrivania disordinata tiene uniti i volti dei nove quilter.
      I tre murales alla fine del 2023 saranno donati ad alcune associazioni che si prendono cura di donne e bambini in difficoltà.
       
  • Chiesa di San Pietro Martire, Verona Minor Hierusalem
    orario di apertura: 10 – 18
    Quilt Biblici di Ad Maiora Calabria
    Al tempo dei pionieri d’America, chi partiva riceveva in dono una trapunta realizzata dalle donne della famiglia. Durante i Quilting bee le mani cucivano, le bocche pregavano e il cuore inviava messaggi di speranza e auguri di serenità. In poco tempo le donne riunite confezionavano una coperta costituita da piastrelle diverse realizzate con pezzetti di lenzuola, camicie o vestiti dei familiari, che avevano il potere di far sentire l’affetto dei propri cari anche a distanza. Ogni piastrella, che raffigurava immagini e concetti suggestivi, prese un nome proprio ed entrò nella tradizione.
    Con l’intento di avvicinare le nuove socie allo spirito vero del patchwork e far cogliere loro anche quella forma di sacralità intrinseca in quest’arte, Ad Maiora Calabria ha proposto la realizzazione di un quilt a tema biblico, spiegandone la tecnica, la tradizione e la simbologia. La realizzazione dei quilt biblici si traduce in una dimensione lenta che aiuta a fare un viaggio in se stessi, mentre si lavora punto dopo punto.
     
  • Verona Tessile nelle vetrine del centro storico
    In collaborazione con i negozianti del centro storico, che colgono l’occasione per abbellire le loro vetrine con la fantasia e i lavori delle quilter veronesi, e nel contempo si fanno tramite per suscitare la curiosità verso un’arte preziosa, ancora poco conosciuta.Vai all’elenco dei negozi che espongono quilt

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