Salta al contenuto Passare alla navigazione principale Passa al footer

10 luoghi da visitare a Verona camminando

Piazza delle Erbe

La città degli innamorati, di Romeo e Giulietta. Per ovvia associazione ognuno pensa a Verona, famosa soprattutto per il visitatissimo balcone ispirato alla tragedia di Shakespeare. La nostra città mette in mostra comunque bellezze altrettanto conosciute e frequentate, come l’Arena, Piazza Bra, Piazza delle Erbe, il Museo di Castelvecchio oltre a eccellenze internazionali come il Vinitaly.

Solitamente quando si visita per la prima volta una città che abbia una certa ricchezza di luoghi degni di nota, magari con pochi giorni a disposizione, si tende (giustamente) a voler frequentare subito i più famosi e turisticamente rilevanti. Capita così che l’ultimo giorno, tra il check-out dell’hotel e i souvenir per parenti e amici, resti il tempo per infilare qualche breve visita a luoghi forse meno conosciuti ma comunque molto interessanti.

In ogni caso la frase che si ripete spesso in questi casi è: “Dobbiamo tornare un’altra volta per vedere il resto!”, che per questioni di tempo, budget o altro non si è potuto visitare. Tutto questo in ogni caso è positivo perché un’ulteriore tour di una città permette di coglierne aspetti nuovi e impressioni diverse da quelle della prima volta.

Quello che segue è una sorta di elenco, non esaustivo, di quello che un turista potrebbe visitare (o rivedere più accuratamente) durante questa ipotetica “seconda volta”. Può funzionare anche per chi, già la prima volta, voglia frequentare siti diversi rispetto a quelli più famosi. O per coloro che, pur abitando in città o vicino e quindi conoscendola già abbastanza, siano interessati a saperne di più su posti che magari hanno solo sentito nominare o a cui si sono ormai abituati. Ecco allora alcune informazioni e curiosità in una lista di dieci mete che non sono certo sconosciute ma che è sempre interessante approfondire meglio, anche solo per poi fare un po’ i saputelli con amici o fidanzati/e…

1) Ponte Pietra

Ponte Pietra non ha certo bisogno di presentazioni. Cinque arcate, 95 metri di lunghezza per 4 di larghezza, spettacolo unico sia di giorno che di notte. Perché attraversarlo? In primo luogo non costa niente (in tutti i sensi) e poi permette di vedere uno scorcio di Verona, con il Teatro Romano e Castel San Pietro, diverso da quello consueto.

Un po’ di storia. Viene costruito già agli inizi del Ⅰ secolo a.C., probabilmente su un precedente passaggio già usato prima dei Romani. Questo proverebbe il fatto che il suo orientamento non è in asse con il reticolo urbano romano. Il ponte ha conosciuto da sempre varie vicende, distruzioni e relative ricostruzioni. Alberto I della Scala, intorno al XIII secolo, ripristinò l’arcata sulla sponda destra dell’Adige e aggiunse la casa-torre adiacente.

L’attuale costruzione è frutto di una risistemazione realizzata tra gli anni 1957 e 1959, assemblando i blocchi di pietra recuperati dal fondo del fiume. Nel 1945 infatti la struttura era stata minata dai tedeschi in ritirata. Sono impressionanti le foto dell’epoca con il ponte quasi totalmente distrutto dalle esplosioni.

2) Ponte di castelvecchio

Il Ponte Scaligero, il ponte fortificato di Castelvecchio, portato a termine nel periodo 1354-56, aveva la funzione di assicurare una via di fuga dal Castello.

Ha una struttura a tre arcate di ampiezza diversa poggiante su piloni pentagonali. L’arcata di destra misura 50 metri di luce, a cui seguono i 29,15 metri ed i 24,11 delle altre due. La sua robustezza ha consentito al ponte di attraversare indenne cinque secoli di storia e le varie piene dell’Adige. Fino al 24 Aprile del 1945, quando nulla ha potuto di fronte alle mine tedesche. Solo nel 1951 ha ritrovato la sua attuale bellezza.

Attraversarlo, camminando (o correndo), circondati dagli imponenti merli schierati a difesa, permette di immergersi in epoche lontane e di ammirare Castelvecchio, Verona e l’Adige da un’altra prospettiva.

3) Porta Palio

Per chi vive la città perché ci abita, per lavoro o per altro, Porta Palio, come le altre porte di Verona, è una parte del paesaggio che siamo ormai abituati a trovarci di fronte e che “ammiriamo” spesso solo dall’auto mentre siamo incolonnati, stufi e arrabbiati a causa del traffico. In realtà anche questa Porta ha una storia interessante da raccontare.

È una delle porte che Michele Sanmicheli, il celebre architetto rinascimentale, ha disegnato per Verona. Essa viene posta all’ingresso del lungo viale che lo stesso Sanmicheli aveva progettato per l’espansione della città verso la pianura.

Il nome della porta deriva dal palio, la corsa istituita nel 1208 per celebrare la vittoria su Azzo IV d’Este, capo della fazione guelfa avversa alla ghibellina Verona. La corsa del palio, che lo stesso Dante cita nella Divina Commedia, partiva proprio dal luogo dove oggi sorge la porta monumentale e attraversava tutta la città fino alla Chiesa di Sant’Anastasia, dove si concludeva. Il premio per il vincitore era un drappo verde di 12 metri. Un po’ ingombrante ma potevi vantarti di aver vinto il palio…

La porta è suddivisa in due facciate molto diverse l’una dall’altra. Nella facciata esterna vengono ripresi elementi strutturali e architettonici del Teatro Romano, o almeno di quello che ne restava, con colonne di ordine dorico, timpani e ornamenti raffinati. Nel lato verso l’interno della città, l’aspetto della Porta è più rustico e imponente, fatto di pilastri a bugnato di ordine tuscanico. In questo caso il riferimento di Sanmicheli è all’Arena. Con un breve camminata dal centro è possibile ammirare questo maestoso e antico ingresso cittadino.

4) Porta dei Borsari

In pieno centro, a ridosso delle vie dello shopping oltre che punto di ritrovo serale, la Porta dei Borsari venne eretta dai Romani con il nome di Porta Iovia (di Giove) dato che nei pressi sorgeva un tempio dedicato a Giove Lustrale, posto fuori le mura della città.

Era uno dei principali ingressi alla città, per mezzo del quale si entrava nel Decumano massimo, il cui tracciato si può ritrovare nell’odierno Corso Porta Borsari. Costruita intorno al I secolo a.C., si apriva lungo le mura e aveva una funzione principalmente militare.

Nel Medioevo la città si era ampliata e le mura romane erano andate distrutte, ma la porta continuò ad avere una funzione di controllo, non più militare ma fiscale. Si dice che all’ingresso sostassero i “Bursarii”, controllori o gabellieri che facevano pagare una tassa, un pedaggio a quei mercanti che entravano in città e andavano a vendere le proprie merci al mercato di Piazza delle Erbe.

Si tratta di una tappa obbligata per chi intende passeggiare per le vie più trafficate e più “cool” della città. Attenti alla pronuncia: i veronesi ancora si dividono tra chi la chiama Porta Bórsari e chi Porta Borsàri…

5) Piazza San Zeno

Piazza San Zeno è uno dei “cuori” storici di Verona, il luogo dove sorge la chiesa del santo patrono Zeno. Si trova a una certa distanza dal centro storico cittadino, raggiungibile con una bella passeggiata a piedi (niente di impossibile comunque). Questo perché la Chiesa di San Zeno sorge sul luogo dove il corpo del vescovo di Verona venne probabilmente sepolto dopo la sua morte.

Piazza San Zeno - Luoghi da visitare a Verona
Piazza San Zeno

Il quartiere di San Zeno, rimasto fuori dalle mura cittadine fino al ‘300, era tradizionalmente un quartiere popolare, i cui abitanti vivevano attorno all’elemosina e alle attività della basilica.

E sempre secondo la tradizione fu proprio ai poveri abitanti di San Zeno che Tommaso Da Vico nel 1531 donò nel proprio testamento un lascito per poter far festa, almeno una volta all’anno, con gnocchi, cacio e vino. È questa la leggendaria origine del carnevale veroneseche ancora oggi si svolge con la sfilata dei carri allegorici guidati dal “Papà del Gnoco”, un vecchio “re” con barba e cappello che come scettro tiene un’immensa forchetta sormontata da uno gnocco gigante. Il corteo che sfila per le strade cittadine termina proprio in piazza San Zeno dove vengono distribuiti gnocchi a tutti i presenti. 

Quindi se capitate a Verona nel periodo del Carnevale non esitate a seguire la sfilata e a rifocillarvi con un bel piatto (uno o più) di gnocchi e dolci carnevaleschi.

6) Museo di Storia Naturale

Oltre alle bellezze che si possono vedere camminando per la città, Verona ospita anche musei molto interessanti. Per gli appassionati (e non) di storia naturale vicino al quartiere universitario e al Ponte delle Navi si trova il Museo di Storia Naturale.

In un palazzo rinascimentale che fu proprietà della famiglia Lavezzola Pompei e progettato da Sanmicheli, è ospitato il museo. La proprietà fu donata al Comune di Verona dal conte Alessandro Pompei nell’Ottocento ma la vocazione del Museo alle sole collezioni naturalistiche giunse solo nel 1939. Durante la Seconda Guerra Mondiale i bombardamenti danneggiarono indirettamente il Palazzo Pompei, ma le collezioni erano state portate in luoghi sicuri e non ne risentirono.

Il museo vanta più di due milioni di esemplari suddivisi in varie sezioni, zoologia, botanica, geologia, paleontologia, preistoria… Importantissime sono le collezioni di fossili provenienti da Bolca, vanto della provincia di Verona, così come i reperti relativi alle palafitte provenienti dal Lago di  Garda. 

Negli ultimi tempi le attività didattiche, rivolte soprattutto alle scuole e alle famiglie, si sono potenziate dando vita a varie possibilità di scelta per i visitatori.

Potete dedicare una mattinata o più a questo bel museo cittadino che vi permetterà di scoprire molto sulla storia del territorio. Data la vicinanza al centro è facilmente raggiungibile a piedi, in una zona in cui si respira a ogni passo un frizzante clima universitario, ricco di bei posticini dove mangiare qualcosa di veloce a pranzo per poi rituffarsi nel tour della città. Da ottobre a maggio la prima domenica del mese costa 1 euro. Carpe diem.

7) Piazza dei Signori

Non si può certo dire che Piazza dei Signori sia sconosciuta, dato che si trova in posizione centralissima. E se è soprannominata il “salotto di Verona” per la sua bellezza, i suoi scorci e gli splendidi palazzi che vi si affacciano un motivo ci sarà.

Piazza dei Signori - Luoghi da visitare a Verona
Piazza dei Signori

Durante i secoli del Medioevo è diventata a poco a poco il luogo di rappresentanza del potere civile, in netto contrasto con la vicina Piazza delle Erbe, che assumeva nel frattempo una funzione prevalentemente commerciale. Nel cortile interno, detto del Mercato Vecchio, c’era il mercato di farine e granaglie. Il palazzo del Comune, poi della Ragione, è il più antico edificio della piazza. Tra XIII e XIV secolo vennero eretti i palazzi scaligeri, che diedero poi la forma e il nome alla piazza stessa. Furono le prime dimore dei signori di Verona.

Lungo il lato breve si trova quello che secondo la tradizione fu la reggia di Cangrande I della Scala, poi sede del Palazzo del Governo e del Podestà, mentre oggi ospita la sede della Prefettura e gli uffici di rappresentanza della Provincia. Sul lato sinistro si affaccia il Palazzo del Consiglio, con la splendida Loggia rinascimentale. Al centro si trova il monumento a Dante Alighieri, motivo per cui la piazza è detta dai veronesi anche “Piazza Dante”. La statua, collocata in quel punto nel 1865, ricorda il desiderio di unità e indipendenza della popolazione di allora e la presenza di Dante a Verona, ospite dei signori della città, durante il suo esilio.

La piazza accoglie una parte dei caratteristici mercatini durante il periodo natalizio, in un’atmosfera magica fatta di cioccolato, dolci, bevande calde e decorazioni natalizie di ogni genere, il tutto sotto lo sguardo pensieroso del Sommo Poeta. Si ha veramente l’impressione di entrare in un mondo magico, quasi da villaggio nordico, isolato dal resto della città. Da non perdere.

8) Torre dei Lamberti

Una volta ammirata Piazza Dante, o dei Signori, come preferite, alzate lo sguardo e vedrete una Torre svettare verso il cielo. Credo che a tutti (sofferenti di vertigini a parte) possa venire la voglia matta di salire e ammirare lo spettacolo di Verona dall’alto. Sì, ovviamente c’è “qualche” scalino da salire, ma ne vale la pena. Pagato il biglietto di entrata si può iniziare l’ascesa.

La torre deve il suo nome ai primi proprietari, i Lamberti, e molto probabilmente fu il massimo esponente della famiglia, Bozeno de Lamberto, nel 1172, a commissionarne la costruzione. Pochi decenni dopo la torre divenne parte integrante dell’edificio del Comune di Verona, costruitole attorno data la posizione strategica, e venne innalzata più volte sino a raggiungere l’altezza attuale di 83 metri. Intorno al 1295 sulla sommità vi erano collocate due campane, il “Rengo” e la “Marangona”, utilizzate per regolare la vita pubblica attraverso i loro rintocchi: la prima per le riunioni e in caso di pericolo, la seconda per le attività lavorative.

La “fatica” della salita lascia subito spazio all’emozione per la vista del panorama mozzafiato, soprattutto se andate verso sera. Si può ammirare il centro di Verona quasi nella sua totalità, riconoscendo facilmente i luoghi più caratteristici. Solitamente in questi casi chi soffre di vertigini resta a terra ad aspettare amici o parenti più intraprendenti, magari custodendo borse e zaini che rappresenterebbero impedimenti nella salita. In ogni caso la zona è ricca di locali e negozi e quindi è facile passare il tempo mentre si aspetta, se non si è troppo carichi di bagagli altrui.

9) Arche scaligere

Rimanendo sempre in zona, una visitina alle Arche Scaligere è praticamente d’obbligo. Le Arche, i sepolcri degli Scaligeri, rappresentano un vero gioiello d’arte gotica. Sfruttando la presenza della piccola chiesa romanica di Santa Maria Antica, risalente al VII secolo, si è voluto creare un sepolcreto tra le dimore scaligere e la chiesa stessa, che desse lustro alla famiglia e si notasse per bellezza e imponenza.

All’inizio l’architettura delle tombe si ispirava alla semplicità romana, mentre le successive hanno carattere celebrativo e quindi sono ricche di decorazioni. Un monumento che compare improvvisamente tra le strette vie di questa parte un po’ nascosta di Verona (tutta da girare e da scoprire anche la sera) e che testimonia come l’antico e il nuovo possano convivere per conferire ancora maggiore bellezza a tutta la città.

10) Castel San Pietro

Stanchi? Per avere una vista di Verona diversa da quella della Torre dei Lamberti ma ugualmente emozionante occorre assolutamente scarpinare fino a Castel San Pietro, la costruzione che ancor oggi occupa la sommità del colle di San Pietro, la collina in sinistra Adige sulla quale si trova il Teatro Romano.

Si tratta di una costruzione militare austriaca iniziata nel 1851 in periodo di occupazione della città di Verona. Fu scelto lo stile neoromanico perché ritenuto più adatto a una Caserma costruita dove prima sorgeva un castello medievale. La posizione stessa ci dice che lo scopo della Caserma era quello di controllare la città.

Anche gli abitanti di Verona, esistenti prima dell’insediamento romano, avevano scelto di vivere sul colle perché la posizione elevata e allo stesso tempo la vicinanza del fiume sottostante permetteva loro di controllare il territorio, e allo stesso tempo l’Adige era una fonte di vita e una via di trasporto o di fuga. Prima ancora che fosse costruita la città, facoltose famiglie romane costruirono sulle pendici del colle splendide ville, che il successivo sbancamento per la costruzione del teatro distrusse totalmente.

Il nome che ancor oggi identifica il colle “di San Pietro” deriva dalla chiesetta di origine paleocristiana dedicata al Principe degli Apostoli costruita proprio dove ora sta la caserma. Fu Gian Galeazzo Visconti, durante l’occupazione di Verona, a erigere il Castello nel 1398, che inglobò la chiesetta di San Pietro e che resistette fino al 1801 quando le truppe napoleoniche fecero saltare castello e chiesa.

Panorama fantastico, molto romantico soprattutto verso il tramonto. Se avete in serbo qualche dichiarazione importante per il vostro partner è il luogo ideale… Verona vi farà da testimone.

Il tour è terminato, ma le bellezze di Verona non sono finite qui. Ecco perché tornare una terza volta, ma anche di più. Se voleste avere una visione più completa di tutto quello che la città propone, anche in termini di eventi, locali e molto altro, consultate il sito “Città di Verona”.

Inoltre cliccando su ogni link presente in queste dieci proposte appena elencate potrete avere ancora più news su ogni singolo argomento trattato e su molto altro ancora, fornite dalle Guide Turistiche del gruppo Asso Guide Veneto di Verona, da cui sono tratte anche le informazioni contenute in questo articolo.

Se hai intenzione adesso di visitare Verona, potresti acquistare la VeronaCard che ti permette di entrare all’Arena di Verona, vedere il leggendario Balcone di Giulietta, salire sulla Torre dei Lamberti e molto altro oppure sfrutta i bus Hop-on Hop-off che coprono due diversi tour panoramici. Guarda Piazza Bra, Castel San Pietro, la Chiesa di Sant’Anastasia e la casa di Giulietta.

0 commenti

Scrivi la tua recensione

Lascia un commento

Torna su